Tanti protagonisti del ritorno del Venezia in serie A hanno un passato nel Toro: tra loro anche l’allenatore Zanetti
A seguire l’Empoli e la Salernitana la terza squadra promossa in serie A è il Venezia. Con il pareggio 1-1 contro il Cittadella nella finale di ritorno dei playoff la squadra veneta torna, dopo 19 anni, a giocare nella massima serie. Tanti i protagonisti di questa storica impresa, tra cui molti con un passato all’ombra della Mole sponda granata. In primis l’allenatore del Venezia Paolo Zanetti, che ha vestito la maglia del Toro dal 2007 fino al 2010, collezionando 76 presenze e trovando due volte la via del gol. Anche il responsabile dell’area tecnica del Venezia Paolo Poggi è stato un giocatore del Toro. Arrivato nell’estate 1992 lasciò il club granata nel mercato estivo del 1994 per andare all’Udinese. Ma anche due giocatori che quest’anno si sono dimostrati molto importanti per la squadra veneta hanno giocato nel Toro e torneranno a giocare in serie A.
Venezia, Aramu e Molinaro protagonisti in campo
Mattia Aramu è stato tra i protagonisti di questa storica cavalcata del Venezia verso la serie A. L’ex granata, prodotto del vivaio del Toro, in questa stagione ha segnato 10 gol, molti dei quali decisamente pesanti. Ma non solo questo, Aramu ha messo in mostra diverse giocate e ha sfornato numerosi assist che lo hanno messo sotto i riflettori. Un altro giocatore importante per la squadra del capoluogo Veneto, soprattutto nei playoff, è stato Cristian Molinaro. L’ex terzino del Toro, che in passato ha indossato la maglia granata dal 2014 al 2018, in questa stagione con il Venezia nel campionato regolare ha collezionato solo 16 presenze, mentre nei playoff ha giocato entrambe le partite contro Lecce e Cittadella. Il suo apporto e la sua grande esperienza sono stati fondamentali per portare il Venezia ha raggiungere un grande traguardo.
Anche io aramu come gomis li avrei tenuti, come terrei segre
Aramu farebbe comodo anche a noi!
non era titolare fisso nel Venezia in B
Non che i nostri siano grandi, ma non è Aramu che può farci fare un gran salto